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Registrazione Marchi e Brevetti
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Pratiche per la registrazione di Marchi e Brevetti
3Wcom si occupa della gestione delle procedure inerenti la registrazione di marchi ed il deposito di brevetti in Italia e nel mondo, specificatamente rivolta alle esigenze delle p.m.i. di produzione e di servizio. E' un servizio che intende tutelare e promuovere il valore dell'artigianato e delle p.m.i. arricchendo il loro potenziale competitivo. Il "segno distintivo" è strumento indispensabile in ogni strategia di mercato, in quanto al di là di ogni protezione dell'oggetto o del servizio, il marchio è ciò resta impresso al cliente finale ed è ciò che fa la differenza tra due prodotti e tra due aziende.
La facoltà di far uso esclusivo del marchio, conferita dalla registrazione al titolare del marchio, si specifica nella possibilità, riconosciuta a quest'ultimo, di vietare a terzi, salvo proprio consenso, determinati comportamenti . Tali comportamenti consistono nelle varie modalità di utilizzazione del marchio che, a causa dell'identità o somiglianza dei segni, nonchè a causa dell'identità o affinità tra i prodotti contrassegnati, possono determinare un "rischio di confusione" per il pubblico che può anche consistere in un "rischio di associazione" tra i due segni.
3Wcom aiuta il cliente nella scelta della classe di appartenenza del proprio marchio, controlla che il marchio non sia già stato registrato in precedenza da altri, compila i modelli, appronta le dichiarazioni di protezione, paga i conti correnti, registra il marchio e dopo il deposito recapita l'attestato. E' compresa la ricerca gratuita di preesistenza. La registrazione di un marchio può essere fatta singolarmente in ogni nazione di interesse (es. Italia, Stati Uniti...) oppure si può chiedere la registrazione in ambito Comunitario o Internazionale.
A differenza di quanto accade con i brevetti, il marchio ha una durata illimitata e deve essere rinnovato ogni 10 anni. Esso può consistere in un nome, in una o più parole oppure in un nome abbinato ad una particolare forma o addirittura in un oggetto grafico, in un suono, oppure in una particolare combinazione di colori. Perché sia registrabile un nome deve essere nuovo, ma si può tutelare anche un marchio regolarmente depositato all'estero (a differenza di quanto accade con i brevetti) purché non abbia una notorietà diffusa sul territorio italiano e la registrazione non avvenga in malafede.
Il brevetto invece è un diritto esclusivo di privati e aziende per realizzare, disporre, fare oggetto di commercio di un'invenzione. I requisiti per ottenere un brevetto sono: la novità rispetto allo stato della tecnica; l'originalità e l'inventiva; la liceità; la conformità all'ordine pubblico e al buon costume; la possibilità di fabbricazione e/o di utilizzo in campo industriale. Non possono essere oggetto di brevetto i principi, i metodi per l'attività intellettuale e per le attività commerciali, le scoperte, le teorie scientifiche, i metodi matematici, gli algoritmi e i programmi per elaboratori (se non costituiscono parte integrante di una macchina o non hanno di per sé carattere tecnico), i metodi per il trattamento chirurgico, terapeutico o diagnostico, le idee in genere, i giochi di società. In Italia vige il principio per cui i diritti su un'idea spettano a colui che la deposita per primo.
Appena si ha un'idea la prima cosa da fare è quella di accertarsi che essa sia realmente nuova. Accertato che l'oggetto che si vuole brevettare non esiste, occorre valutare se esso ha i requisiti di brevettabilità e successivamente valutare a quale tipologia di brevetto corrisponda. In Italia esistono i seguenti tipi di brevetto: Invenzione, Modello di Utilità e Modello Ornamentale. Individuato il tipo brevetto occorre procedere al deposito della relativa domanda, preparando con cura tutta la documentazione necessaria. Una volta depositata la domanda bisogna attendere la risposta dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che si pronuncerà sull'accoglimento o meno della domanda in un tempo piuttosto lungo. L'inventore è comunque tutelato al momento del deposito alla camera di commercio, visto che lo stato Italiano ne anticipa tutti i diritti, e successivamente nei confronti di terzi a partire dal momento in cui la domanda diventa di pubblico dominio. Una volta concesso il brevetto, per mantenerlo in vita ed evitare che decada è necessario pagare le relative tasse annuali.
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